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Distillare è imitare il sole

Creazione collettiva del Laboratorio Permanente di Ricerca Teatrale di Salbertrand, da un’idea di Gianfranco Joannas

Regia: Renato Sibille

Con la partecipazione di: Eliana Blanc, Roberta Borgatta, Arianna Cibonfa, Enrico Cibonfa, Bruno Gariglio, Gianfranco Joannas, Emanuela Lecis, Luca Meyer, Roberto Micali, Barbara Patria, Monica Re,  Odilia Rossa, Nadia Ruffa, Renato Sibille, Giorgio Sigot, Patrizia Spadaro, Elisa Taverna

Musiche popolari: Parenaperde (Alberto Dotta, Massimo Falco, Valter Re)

Testi di: Gianfranco Joannas e Renato Sibille

Con citazioni liberamente tratte da: Dioscoride Pedanio-Anazarbeo, Carlo Grande- La cavalcata selvaggia, Eschilo- Prometeo incatenato, Billie Holiday-La signora canta il blues

Effetti speciali e alcolici: Alambicco di Deveys

Montaggio: Giuseppe Glielmi

Girato in Frazione Deveys (Exilles) il 1° dicembre 2007 in occasione dell’omonimo spettacolo teatrale

Anno di produzione: 2008

Durata: 30’

DISPONIBILE IN DVD

Descrizione

Lo spettacolo si snoda nei vicoli e nei locali del forno comunale e dell’alambicco consortile di Deveys (Exilles), in occasione della distillazione della grappa il 1° dicembre 2007. La fase di carico e scarico dell’alambicco, che avviene ogni sei ore tra una lambiccata e l’altra, entra a far parte dello spettacolo, o meglio lo spettacolo si integra a tale fase dipendendone nei tempi e negli spazi. Lo spettacolo viene rappresentato nelle ore notturne; penombra, freddo e neve esaltano i toni misteriosi evocati dai vapori delle vinacce.

Sulla piazzetta del paese giungono due contadini con a spalle la gerla con cui vengono a far rifornimento di legna. Una contadina li aiuta nel carico mentre racconta loro la distillazione di fortuna nelle baracche di guerra. Quando i tre se ne vanno, giungono alcuni personaggi misteriosi, intabarrati e con i volti coperti da maschere. Si guardano attorno con circospezione e lasciano un paiolo nei pressi della fontana. Il canto del gallo e risa beffarde li spaventano e li costringono a ritirarsi. Giungono tre streghe che compiono riti oscuri, si avvicinano alla fontana e lavano il paiolo poi si dirigono verso i locali dell’alambicco da dove esce, appesa ad una rotaia aerea, il calderone dell’alambicco a svuotare i residui nel vicolo. Alcuni uomini effettuano le operazioni di carico e scarico delle vinacce e riportano il calderone all’interno mentre le streghe conducono un contadino in catene e lo assicurano ad una porta del vicolo. Il pubblico è fatto entrare nel locale del forno comunale dove ascolta in occitano e in italiano la spiegazione del processo di distillazione della grappa. Al giungere del canto delle streghe il pubblico è invitato a ritornare nel vicolo dove il malcapitato incatenato si lamenta. Giunge un compare a liberarlo e a recuperare, insieme a lui, le pergamene del segreto della distillazione. I due felici scappano con le pergamene, ma non sanno leggere e sono costretti a rivolgersi ai dotti Tabarri che decifrano alcuni segni e chiamano il Marmoou, un essere terrifico che sarà l’unico a poter decifrare il segreto: “Distillare è imitare il sole!”. Lungo il vicolo una donna nell’atto di setacciare della cenere racconta di distillazioni clandestine in carcere e, al termine, al canto della voce di Billie Holiday si allontana mentre la grappa è servita al pubblico tra musica e danze.

Informazioni aggiuntive

IL VIDEO “DISTILLARE E’ IMITARE IL SOLE!” PARTECIPA AL PIEMONTE MOVIE 2009

L’Associazione ArTeMuDa partecipa alla rassegna con ben tre video, realizzati con le riprese di tre spettacoli teatrali realizzati dal Laboratorio Permanente di Ricerca Teatrale di Salbertrand, con la regia di Renato Sibille:

  • “Distillare è imitare il sole (2008)”, in concorso nella sezione “Spazio Piemonte”. Nel corto si parla dell’antro dell’alambicco di Deveys (Exilles), uno degli ultimi della Val Susa che ogni anno torna ad esalare i suoi fumi e, per l’occasione, il Laboratorio Permanente di Ricerca Teatrale di Salbertrand cerca di capire il segreto alchemico di trasformazione della grappa.
  • “L’angelo della peste (2008)”, nella sezione Panoramica Doc. Da un vicolo del paese di Salbertrand giunge il carro tirato da tre uomini. Il clima è festoso, alcuni musicisti accompagnano l’allegra brigata. Il carro viene piazzato a mo’ di palco e i comici cominciano a fare le prove del loro spettacolo raccontando una fiaba di La Fontane, La peste tra gli animali. Il lavoro si ispira all’iconografia dei santi protettori invocati contro la peste, alla storia, ai testi letterari di Lucrezio, Boccaccio, Manzoni, Camus, Artaud e La Fontaine, ai riti della morte della tradizione, alle musiche e alle danze popolari e si domanda in quale forma possa oggi presentarsi una nuova peste.
  • “Oltre l’eco (2008)”, nella sezione Terre di Cinema, già vincitore nel 2008 della sezione “Memoria storica” del XII Valsusa Filmfest. Una testimonianza dello spettacolo teatrale “Oltre l’eco” realizzato il 28 luglio 2007 al Col Basset per il ritrovo annuale degli anziani Partigiani della Brigata Val Chisone nella ricorrenza della commemorazione dei caduti del 1944 nelle battaglie del Col Basset e del Monte Genevris.

Tutti i lavori presentati al festival confluiranno nel Catalogo della manifestazione, una pubblicazione speciale della rivista Mondo Niovo dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema che diventa, per l’occasione, l’Annuario del Cinema in Piemonte, un archivio aggiornato, unico nel suo genere, di ciò che si produce nella nostra regione ma anche un accurato lavoro di memorialistica per le future generazioni.

  • Martedì 10 marzo 2009, Torino, Cinema Massimo
  • Domenica 8 marzo 2009, Torino, Unione Culturale