Descrizione
ARTEMUDA APS ha collaborato fin dal 2007 con l’Ecomuseo Colombano Romean alla ideazione e realizzazione di visite teatralizzate, nelle quali la storia e le caratteristiche dei diversi siti museali sono raccontate e vissute attraverso le parole degli attori dell’associazione. Le visite teatralizzate sono adatte a tutti.
L’Ecomuseo fa parte dell’Ente di Gestione dei Parchi delle Alpi Cozie: https://www.parchialpicozie.it/
Sono disponibili 9 diverse visite teatralizzate, ciascuna delle quali tocca uno o più siti dell’Ecomuseo:
- SANTI, MULINI, DIAVOLI E CANDITI
- L’ORO BIANCO E L’ORO NERO
- IL PANE DEL PELLEGRINO
- BERLICCHE E I MISTERI DEL GRAN BOSCO
- VAPORI DI GHIACCIO
- BARBE, BARBETTI, CANAPA E CAPPELLI
- ALL’HOTEL DIEU
- LA TALHA’
- MIRABILIA SALABERTANI
Dal 2007 fino al 2022 sono state realizzate in totale 78 repliche delle visite teatralizzate con un coinvolgimento di quasi 2500 partecipanti.
Informazioni aggiuntive
L’Ecomuseo è un museo dedicato all’ambiente globale. Non è un museo nel senso convenzionale del termine; oggetti del museo sono gli oggetti in uso nella vita quotidiana ma anche il paesaggio, l’architettura, il saper fare, le testimonianze orali della tradizione.
L’Ecomuseo “Colombano Romean”, realizzato e gestito dal Parco Naturale Gran Bosco di Salbertrand, oggi gestito dall’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie, si snoda lungo un itinerario ad anello tra il paese di Salbertrand e il Parco del Gran Bosco, dove antichi edifici, manufatti ed attrezzi in uso nella vita quotidiana raccontano secoli di storia e di sfruttamento delle risorse del territorio e costituiscono punti dimostrativi di attività produttive effettuate con tecniche tradizionali.
Come simbolo dell’Ecomuseo, per rappresentare i valori che custodisce, è stato scelto l’anè, o manavella. E’ uno degli utensili più semplici e funzionali che la cultura montanara e contadina in genere abbia mai saputo produrre affinandone le forme con l’uso e l’esperienza quotidiana. Serve per legare qualsiasi cosa: le balle di fieno o di paglia, le fascine, i pesi sulla soma del mulo, ecc.
Sulle manavelle normalmente si stampigliavano a fuoco o si incidevano le iniziali del proprietario: su quella dell’ Ecomuseo è incisa la croce catara, simbolo dell’appartenenza ad un’area di cultura e di lingua Occitana.
Un’immagine ed un logo dal forte potere evocativo, per legare un presente tecnologico e frenetico ad un passato ricco di sperimentazioni ingegnose e profondo rispetto per la montagna.
Perché Colombano Romean?
L’Ecomuseo di Salbertrand è dedicato a Colombano Romean, minatore e cavatore delle Ramats, immagine simbolo del duro ed ingrato lavoro in montagna.
Per otto lunghi anni, a partire dal 1526, egli scavò un’opera che tutt’oggi ha dell’incredibile: il Pertus, una galleria a 2000 metri di quota lunga cinquecento metri con una sezione di circa un metro e ottanta per un metro, per portare le acque del Rio Touilles a vivificare un intero versante sopra Chiomonte e Cels.
I siti ecomuseali
Fanno parte delle sezioni visitabili dell’Ecomuseo il Mulino Idraulico della Comunità di Salbertrand e il Forno a legna della frazione Oulme che permettono di documentare il ciclo completo del pane collegando i vari momenti di lavorazione dei cereali e illustrando i legami tra il mondo lavorativo e quello domestico.
Il Museo dei Tesori della Parrocchiale ospitato nella sacrestia della Chiesa di San Giovanni Battista, e la Cappella dell’Annunciazione dell’Oulme, recentemente restituita all’antico splendore, testimoniano la religiosità e la sapienza di una Comunità strettamente legata alle proprie tradizioni.
Lungo la via principale, due monumentali Fontane in pietra e l’Hotel Dieu (in fase di restauro e attualmente non visitabile) documentano l’importanza del borgo di Salbertrand lungo lo storico itinerario della Strada di Francia.
Sono inoltre visitabili la Ghiacciaia ottocentesca e una ricostruzione in legno a blockbau del prototipo della Smoke-sauna progettata dal grande architetto finlandese Alvar Aalto per la sua casa sperimentale di Muuratsalo (Finlandia), una aia carbonile con le diverse fasi di allestimento di una Carbonaia in bosco, la Calcara, il Cantiere forestale, l’ingresso della miniera e la sezione dedicata alla Glorieuse Rentrée.
L’ecomuseo è visitabile nell’ambito delle visite guidate inserite ogni anno nel calendario delle manifestazioni dell’Ente Parco, in occasione delle visite teatralizzate organizzate in collaborazione con l’Associazione ArTeMuDa oppure su prenotazione a pagamento.