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ERRE 70 2019 – Edizione VI

“R” COME RESISTENZA

Rassegna cinematografica in Alta Valle di Susa sui temi della Resistenza

Realizzata in collaborazione con l’AMNC (Associazione Museo Nazionale del Cinema) e ANPI Sezione Chiomonte Alta Valle di Susa “Maria Teresa Gorlier e Attilia Ronsil”

VI edizione: 5-13 luglio 2019

Descrizione

Nel 2014, in occasione delle commemorazioni per il 70° anniversario delle battaglie del Triplex-Col Basset e del Genevris, che videro contrapporsi le formazioni partigiane autonome al comando di Maggiorino Marcellin e le divisioni tedesche e repubblichine, l’ANPI Alta Valle Susa – Sezione di Chiomonte e l’Associazione ArTeMuDa, in collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema, il Consorzio Forestale Alta Valle Susa, l’Ecomuseo Colombano Romean e il Circolo Amici del Cels inaugura la rassegna cinematografica “Erre 70 in Alta Valle di Susa”.

ArTeMuDa propone una riflessione sulla Resistenza con proiezioni cinematografiche ad ingresso libero, continuando il dialogo con l’ANPI, già partner nell’organizzazione degli spettacoli Oltre l’eco (2007), il cui video ha vinto la XII edizione del Valsusa Filmfest – Memoria Storica e dal cui lavoro è nata l’omonima pubblicazione, e Ritorno (2009) spettacoli entrambi realizzati dal Laboratorio di Ricerca Teatrale di Salbertrand al Col Basset, nonché di Oltre l’Eco a Thuras (2013) in occasione della commemorazione dei caduti del Col Thuras.

La rassegna, di cui sono state realizzate sette edizioni, ha portato il cinema sui temi della Resistenza nei comuni e borgate soprattutto dell’Alta Valle di Susa, con qualche puntata in Bassa Valle di Susa.

Guarda le FOTO della rassegna.

Informazioni aggiuntive

PROGRAMMA DI ERRE 70 2019 – SESTA EDIZIONE

Il primo appuntamento, in programma venerdì 5 luglio 2019 alle ore 21.30 a Oulx in Piazza Mistral, è incentrato sulla poliedrica figura di Joyce Lussu, poetessa, traduttrice, scrittrice, nonché medaglia d’argento al valor militare per la sua importante attività durante la Resistenza, a cui è dedicato il documentario LA MIA CASA E I MIEI COINQUILINI – IL LUNGO VIAGGIO DI JOYCE LUSSU, di Marcella Piccinini (Italia, 2016, 56’). Sarà presente la regista. Il documentario è preceduto dal cortometraggio LA CARNE DELL’ORSO, di Paolo Giacobbe e Andrea Porcu (Italia, 2016, 17’), sull’amicizia a Torino nel 1938 tra due giovani studenti di chimica: Primo Levi e Sandro Delmastro. Sarà presente Paolo Giacobbe.

Il secondo appuntamento è in programma sabato 6 luglio 2019 alle ore 21.00 presso il Circolo Amici del Cels, in Borgata Morliere, Frazione Cels di Exilles, con la proiezione di ISLAFRAN-STORIA DI UNA FORMAZIONE PARTIGIANA di Maurizio Bongioanni (Italia 2018, 31′), un’incredibile storia della Resistenza censurata. Islafran è l’acronimo di Italiani Slavi Francesi, ed è stata l’unica brigata internazionale della guerra di liberazione, sul modello spagnolo, comandata da uno straniero. Sarà presente il protagonista Ezio Zubbini. Il documentario sarà preceduto dal cortometraggio AIDA, di Mattia Temponi (Italia 2018, 13′), storia di una donna che si reca al voto per la prima volta nella sua vita.

Il terzo appuntamento è previsto per domenica 7 luglio 2019 alle ore 21.00, a Chiomonte presso il Teatro Cà Nostra, con la proiezione di LOULOU, LE FRONDEUR, di Remo Schellino e Alessandra Abbona (Italia 2018, 56′), storia del maquis di Lione Louis Chabas, detto Loulou, partigiano francese ucciso drammaticamente a Bene Vagienna nel 1945, una figura divenuta leggendaria della Resistenza nelle Langhe. Sarà presente Remo Schellino.

La rassegna prosegue venerdì 12 luglio 2019 alle ore 21.30 a Bussoleno in Piazza del Mulino Varesio, con la proiezione di SENZACHIEDEREPERMESSO, di Pierfranco Milanese e Pietro Perotti (Italia 2014, 95′), per conoscere la storia dell’operaio Pietro Perotti, impiegato alla Fiat Mirafiori dal 1969 al 1985, che partecipò alle lotte operaie occupandosi di comunicazione all’interno della fabbrica, realizzando adesivi, giornali murali, scritte e disegni nei bagni, pupazzi di cartapesta e gommapiuma, facendo diventare i cortei «teatro di strada». Sarà presente il regista.

L’ultimo appuntamento della rassegna ERRE 70, in programma sabato 13 luglio 2019 alle ore 21.00 presso la Biblioteca Comunale “2 Giugno” a Cesana Torinese, sarà dedicato all’elaborazione del progetto di Europa unita contenuto nel Manifesto di Ventotene, redatto con Altiero Spinelli ed Eugenio Colorni nel 1941, in piena guerra mondiale, con la proiezione di LE PAROLE DI VENTOTENE, di Marco Cavallarin, Marco Mensa e Elisa Mereghetti (Italia 2019, 53′).

VENERDÌ 5 LUGLIO 2019, ORE 21.30 – OULX, PIAZZA MISTRAL

LA CARNE DELL’ORSO, di Paolo Giacobbe e Andrea Porcu (Italia, 2016, 17’)

Nasce in una Torino del 1938 l’amicizia tra due giovani studenti di chimica: Primo Levi e Sandro Delmastro. I due hanno in comune la passione per la scienza, ma sono due ragazzi molto diversi. Sandro (l’uomo di ferro) è un montanaro, e nel corso della loro amicizia insegna a Primo a riconoscere gli elementi di cui è fatta la natura toccandoli con mano, piuttosto che leggendoli sui libri. Del resto, come dice Sandro: «Il peggio che ci possa capitare è assaggiare la carne dell’orso». Menzione speciale della giuria all’edizione 2016 di “Lavori in corto”.

LA MIA CASA E I MIEI COINQUILINI – IL LUNGO VIAGGIO DI JOYCE LUSSU, di Marcella Piccinini (Italia, 2016, 56’)

Il film, premiato in numerosi concorsi, è incentrato sulla poliedrica figura di Joyce Lussu: poetessa, traduttrice, scrittrice, nonché medaglia d’argento al valor militare per la sua importante attività durante la Resistenza e moglie dello scrittore Emilio Lussu.

Marco Bellocchio nell’intervista fatta a Joyce Lussu nel 1994 parla del suo atteggiamento nei confronti della vita privo di sogni e di illusioni, ma estremamente attivo, chiedendole come sia possibile trasmettere le cose straordinarie che ha vissuto. Parlano di lei la sua borsetta di paglia ancora appesa ad una porta della sua camera, il cucù della sala, la sedia a dondolo di vimini, i suoi pettinini colorati appoggiati in bagno vicino allo specchio, i tappeti sardi, i fiori che Angela pone sempre sul tavolo della cucina, le canne che danzano con il vento. La casa di Joyce a Fermo, nelle Marche, è una casa che respira di vita, di una vita molte volte drammatica ma anche ricca di poesia. Il periodo da esule con Emilio Lussu a Parigi, le lotte delle donne in Sardegna, le traduzioni dei poeti che scrivevano “poesia utile”, quella che arriva direttamente, senza troppe parole alla conoscenza di altre realtà e al sentimento. Joyce traduce tanti poeti tra cui Nazim Hikmeth, turco e Agostinho Neto, che successivamente diventerà presidente dell’Angola. Ma i viaggi di Joyce non sono fatti di sole parole: sono soprattutto le tappe di una sua partecipazione attiva a una lotta comune, senza distinzioni di genere, per un’umanità più pacifica e più giusta.

SABATO 6 LUGLIO 2019, ORE 21.00 – EXILLES-FRAZIONE CELS, CIRCOLO AMICI DEL CELS

AIDA, di Mattia Temponi (Italia, 2018, 13’)

Tutto comincia con una promessa. Siamo nel Nord Italia, una anziana donna, di più di ottant’anni anni, claudicante ed imprecisa nei movimenti, si reca al voto per la prima volta nella sua vita… È il 1946. Finalmente può esprimere il suo voto, come tantissime altre donne italiane. Dal padre le era stato impedito lo studio, il saper leggere e scrivere. Ma sua madre, di nascosto, le regalò un abbecedario, facendosi strappare la promessa che avrebbe studiato non solo per sé stessa ma anche per lei. Li, l’inizio di un percorso di consapevolezza che la guiderà fino a uno dei suoi ultimi gesti: inserire la sua scheda in un’urna elettorale.

ISLAFRAN – STORIA DI UNA FORMAZIONE PARTIGIANA, di Maurizio Bongioanni (Italia, 2018, 31’).

Tratto dal libro Islafran. Storia di una formazione partigiana internazionale nelle Langhe di Ezio Zubbini, il film racconta un’incredibile storia della Resistenza censurata. Islafran è l’acronimo di Italiani Slavi Francesi, ed è stata l’unica brigata internazionale della guerra di liberazione, sul modello spagnolo, comandata da uno straniero. Uomini arrivati da paesi lontani a combattere nelle Langhe, in un mondo contadino che si è mostrato a loro poco favorevole. Un mondo chiuso e diffidente, che li ha considerati “forestieri” pericolosi più che liberatori. Di riflesso a questo difficile rapporto sociale e culturale si è avuto, dopo la liberazione, l’oscuramento e l’oblio totale della loro storia partigiana.

DOMENICA 7 LUGLIO 2019, ORE 21.00 – CHIOMONTE, TEATRO CÀ NOSTRA

LOULOU, LE FRONDEUR (Italia, 2018, 56’), di Remo Schellino e Alessandra Abbona.

Il film ripercorre la storia poco nota delle origini e della vita francese del maquis di Lione Louis Chabas, detto Loulou, ricollegandosi alle testimonianze di chi lo ha conosciuto e prende il via con una lettera spedita al regista da Danièle Luiset l’ultima parente prossima di Loulou. Il partigiano francese ucciso drammaticamente a Bene Vagienna nel 1945, è una figura divenuta leggendaria della Resistenza nelle Langhe.

Realizzato con il contributo della Fondazione CRC, dell’ANPI Provinciale e della sezione ANPI Alba-Bra, del Comune di Dogliani, “Loulou, le frondeur” prende lo spunto da un primo lavoro dedicato al resistente francese, “Louis Chabas detto Lulù – Una Resistenza leggendaria”, di Erika Peirano e Remo Schellino del 2009 e si propone di completarne la storia, già corroborata dalle numerose testimonianze di chi l’ha conosciuto, svelando anche il “lato francese” di Loulou, attraverso il racconto e le ricerche della cugina Danièle Luiset.

VENERDÌ 12 LUGLIO 2019, ORE 21.30 – BUSSOLENO, PIAZZA DEL MULINO VARESIO

SENZACHIEDEREPERMESSO, di Pierfranco Milanese e Pietro Perotti (Italia, 2014, 95’).

La storia dell’operaio Pietro Perotti, impiegato alla Fiat Mirafiori dal 1969 al 1985, che partecipò alle lotte operaie occupandosi di comunicazione all’interno della fabbrica, realizzando adesivi, giornali murali, scritte e disegni nei bagni, pupazzi di cartapesta e gommapiuma, facendo diventare i cortei «teatro di strada». Con la sua cinepresa Perotti ha immortalato situazioni e lotte operaie a Mirafiori fin dal 1974. Grazie a questo materiale inedito il film dipinge un affresco di vita operaia in quella che è stata la più grande fabbrica metalmeccanica d’Europa. Proiettato al 36° Torino Film Festival.

SABATO 13 LUGLIO 2019, ORE 21.00 – CESANA, BIBLIOTECA “2 GIUGNO”

LE PAROLE DI VENTOTENE, di Marco Cavallarin, Marco Mensa e Elisa Mereghetti (Italia, 2019, 53’)

Ernesto Rossi, “democratico ribelle”, oppositore del fascismo, incarcerato e confinato politico negli anni tra il 1930 e il 1943, è una figura ancora poco nota. Le parole di Ventotene evidenzia il fondamentale contributo di Rossi all’elaborazione del progetto di Europa unita contenuto nel Manifesto di Ventotene, redatto con Altiero Spinelli ed Eugenio Colorni nel 1941, in piena guerra mondiale. Quegli ideali di Europa federale, annullamento dei confini, superamento dei nazionalismi, difesa della pace, oggi più che mai risultano attuali e necessari, e devono essere trasmessi alle nuove generazioni, così come fanno i componenti della famiglia Sarzi. Nel loro prezioso lavoro di “burattinai educatori” girano l’Italia e l’Europa, ispirandosi alla grande passione di Ernesto Rossi per il teatro dei burattini.