Artemuda per il sociale
ARTEMUDA, fin dalla sua fondazione, affronta tematiche sociali mediante lo strumento teatrale, portando in scena storie e situazioni per sensibilizzare il pubblico.
Nel 2006 e 2007 partecipa al progetto Teatro Comunità, in collaborazione con il Comune di Torino e la Circoscrizione VI, per il coinvolgimento attivo della cittadinanza sulle problematiche ambientali inerenti le zone della Città di Torino di Pietra Alta, Falchera, Villaretto, Barca, Bertolla, Rebaudengo attraverso la tecnica del Teatro Forum, ideata da Augusto Boal.
Nel 2005 inizia la collaborazione con Amnesty International, con l’allestimento e realizzazione della performance Control Arms, sul tema del controllo del commercio delle armi, coinvolgendo gli attivisti di Amnesty International. La performance è andata in scena a luglio nella centrale Piazza Castello a Torino. Nel 2011 ArTeMuDa costruisce, ancora con gli attivisti, una performance che rievoca la storia di Amnesty International, in occasione del suo 50° anniversario. Nel 2013 prosegue la collaborazione con Amnesty International e debutta con quello che al momento è lo spettacolo teatrale più rappresentato dell’Associazione ArTeMuDa, sul tema della violenza sulle donne, Le donne forti danzano scalze. Lo spettacolo, giunto alla sua 31° replica, porta in scena la storia di cinque donne vittime di violenze di diverso tipo: Hina, Juliette, Deborah, Isoke e Carmen. Alcune di loro sono apparse sulle prime pagine della cronaca nera di questi ultimi anni, altre sono figure di donne sicuramente meno famose ma non meno rappresentative delle violenze spesso subite dalle donne in tutto il mondo.
Nell’aprile 2014 ARTEMUDA, al Ferrante Aporti di Torino, porta i ragazzi a riflettere sui temi della discriminazione razziale e della violenza sulle donne, attraverso il coinvolgimento attivo del Teatro Forum e la visione dello spettacolo Le donne forti danzano scalze.
Dalla collaborazione con l’ASL TO4, e in particolare con la Dott.ssa Rossana Bazzano, nascono due spettacoli su tematiche sociali: Il mio scheletro nell’armadio (2016) e Storia di Bimba (2017). Il primo porta in scena una storia vera sui DCA, o Disturbi del Comportamento Alimentare, mentre con il secondo si affronta il tema della violenza assistita, con un racconto ispirato a “Storie sui fili” di Carla Baroncelli.
Non meno importante il lavoro dell’Associazione ArTeMuDa con la disabilità: il Laboratorio Permanente di Ricerca Teatrale di Salbertrand, attivo dal 2004 al 2015 e diretto da Renato Sibille, ha accolto molte persone con disabilità di diverso tipo, anche in collaborazione con il Con.I.S.A. (Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale) proponendo loro un lavoro teatrale di gruppo finalizzato alla realizzazione di performance teatrali.
Nel 2022 ARTEMUDA porta in scena le discriminazioni sulla base dell’orientamento sessuale con i due spettacoli Plagio. Il caso Braibanti e Non avere paura, per evidenziare come in molti casi, ancora oggi, la differenza di orientamento sessuale continui ad essere oggetto di discriminazione. Gli spettacoli sono anche un’occasione per riflettere su come vengono trattati in epoche diverse temi come l’omosessualità, l’amore, il rispetto verso sé stessi e gli altri, la continua ricerca della consapevolezza di ciò che vogliamo, e il coraggio di esprimere sé stessi senza paura.